SOMMARIO
1. Perché il bonus di 500 euro? Le finalità della legge
2. Chi lo riceverà? I destinatari, gli esclusi
3. Tempi di assegnazione. Quando?
4. Cosa fare dei 500 euro. Acquisti certi e incerti
5. La rendicontazione di fine anno. Pezze giustificative
6. Il controllo dei revisori dei conti nelle scuole
7. Come sarà la Carta
8. Norme di riferimento
1. Perché il bonus di 500 euro? Le finalità della legge
La legge 107/15 “Buona Scuola” porta una piccola rivoluzione in materia di aggiornamento dei docenti, prevedendo, per tutti, l’obbligo di formazione in servizio, il cosiddetto aggiornamento (“Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale” – comma 124).
Per i docenti di ruolo prevede l’assegnazione di una Carta elettronica personale dell’importo annuo di 500 euro.
L’obiettivo è quello di “responsabilizzare il docente, e di rafforzarne la professionalità in termini di conoscenze, competenze disciplinari e trasversali…” (nota Miur prot. 15219/15 ottobre 2015 http://www.tuttoscuola.com/ts_news_716-2.pdf). “Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali” (comma 121).
La Carta è utilizzabile soltanto per finalità di formazione e aggiornamento professionale.
2. Chi lo riceverà? I destinatari, gli esclusi
Il bonus di 500 euro (in Carta elettronica l’anno prossimo) riguarderà soltanto i docenti statali e di ruolo. Non riguarderà, quindi, i docenti delle scuole paritarie, i dirigenti scolastici, il personale Ata.
I 500 euro (e la Carta) non saranno assegnati al personale supplente; tuttavia i supplenti annui o fine al termine delle attività scolastiche (30 giugno) che abbiano ricevuto o ricevano la nomina a tempo indeterminato con decorrenza giuridica 1° settembre 2015 rientrano a tutti gli effetti tra i destinatari immediati del bonus di 500 euro (come indicato nella relazione tecnica che accompagna il Decreto (Dpcm http://www.tuttoscuola.com/ts_news_716-1.pdf) di attuazione).
Poiché la legge 107/15 stanzia annualmente un fondo per la Carta dell’importo di 381,137 milioni, teoricamente ogni anno i destinatari dovrebbero essere 762.274 docenti di ruolo di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado di ogni istituzione scolastica, compresi i CPIA (istruzione degli adulti).
Per quest’anno probabilmente il numero complessivo dei destinatari potrebbe essere inferiore a causa della mancata copertura di posti vacanti (ad esempio, sostegno).
I docenti a tempo parziale hanno anch’essi diritto ai 500 euro per l’intero importo.
Sono compresi tra i destinatari i docenti di sostegno e gli insegnanti di religione cattolica (sempre di ruolo, s’intende).
Il docente sospeso dal servizio non può utilizzare la Carta; l’importo dei 500 euro è interdetto per l’intera durata della sospensione.
3. Tempi di assegnazione. Quando?
Per l’anno scolastico 2015-16, in attesa della Carta che verrà assegnata con ogni probabilità l’anno prossimo, nell’immediato i 500 euro del suo importo (netti, esentasse) vengono assegnati in busta paga per ottobre 2015 a tutti i docenti attualmente in ruolo ed entro 20 giorni dalla nomina ai docenti che saranno assunti a tempo indeterminato nel corso dei prossimi mesi.
La spendibilità è, quindi, immediata.
Per l’anno prossimo verrà assegnata a ciascun docente una card personale elettronica.
L’eventuale cifra residua dei 500 euro (o della Carta) che risulti a fine anno scolastico non utilizzata rimane nella disponibilità della Carta dello stesso docente per l’anno scolastico successivo (art. 3, comma 3 del Dpcm).
4. Cosa fare dei 500 euro. Acquisti certi e incerti
La legge 107/15 e lo stesso Dpcm indicano i strumenti e attività per l’utilizzo dei 500 euro (e della Carta):
1a. acquisto di libri e di testi,
1b. acquisto di libri e di testi anche in formato digitale,
2. acquisto di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale (come Tuttoscuola),
3a. acquisto di hardware
3b. acquisto di software,
4. iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca,
5a. iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale,
5b. iscrizione a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,
6a. rappresentazioni teatrali
6b. rappresentazioni cinematografiche,
7a.ingresso a musei,
7b. ingresso a mostre
7c. ingresso ad eventi culturali
7d. ingresso a spettacoli dal vivo,
8a. iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole
8b. iniziative coerenti individuate nell’ambito del Piano nazionale di formazione di cui al comma
Come si vede, tutti gli utilizzi sono possibili, ma, mentre per taluni l’uso personale previsto dalla legge è certo (esempio, abbonamenti a riviste, partecipazione a corsi), per molte tipologie è difficile individuarne l’uso personale (ad esempio, ingresso ai musei, acquisto di libri, di hardware e software). Insomma, la carta non è certo stata pensata per comprare lo smartphone al figlio o al nipote…
5. La rendicontazione di fine anno. Pezze giustificative
A fine anno scolastico e, comunque, entro il termine tassativo del 31 agosto, i docenti dovranno consegnare alla segreteria della scuola dove prestano servizio tutte le pezze giustificative che dimostrino l’utilizzo appropriato dei 500 euro.
La mancata presentazione o il ritardo di presentazione oltre il 31 agosto comporta la non validazione delle pezze giustificative.
Verranno emanate dettagliate e più puntuali indicazioni sulle modalità di rendicontazione.
Tuttavia, poiché tali indicazioni non saranno certamente immediate, si consiglia di ricercare il più possibile di ottenere documentazione dell’utilizzo che dimostri la destinazione personale dell’utilizzo.
Consigliamo di tenere copia della documentazione assegnata e di provvedere a depositare in segreteria la documentazione per tempo.
È opportuno che le segreterie delle scuole organizzino fin d’ora il servizio di raccolta per la rendicontazione finale.
E’ comunque augurabile che sia consentita l’autocertificazione, in particolare per gli utilizzi dove non sia possibile documentare l’uso effettivamente personale, per evitare l’ingolfamento burocratico delle segreterie.
Ad ogni modo, per il momento si suggerisce di tener conto dei consigli sopra riportati
6. Il controllo dei revisori dei conti nelle scuole
La documentazione presentata dai docenti entro il 31 agosto per la rendicontazione sarà messa a disposizione dei revisori dei conti presso ogni istituzione scolastica per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile (art. 8, comma 5).