Manifestazione del 14 giugno -Poeta Macherione-

Oggi 14 Giugno una rappresentazione del III Istituto Comprensivo di Giarre, in particolare i seguenti alunni della classe IIE  Mangano Giuliana, Daidone Giorgia,Di Pino Milena, Di Stefano Gabriele,Ferrito Rossana  Sirna Mattia, Previti Astrid,  hanno partecipato alla manifestazione per ricordare il nostro poeta Giuseppe Macherione, con la lettura di una  introduzione sulla sua breve ma intensa vita e alcune tra le poesie più note e significative.
Tra gli intervenuti il Preside Torrisi Carmelo che ha curato la manifestazione, l'amministrazione comunale con il sindaco D'Anna e l'assessore alla pubblica istruzione Rosano e varie autorità cittadine di diverse associazioni.
Riportiamo qui di seguito le foto e l'introduzione e una poesia

Giuseppe Macherione nasce a Giarre il 22 marzo 1840 da una famiglia borghese. Portato per gli studi umanistici, frequenta l’oratorio dei padri filippini dove si distingue soprattutto nello studio del latino; appassionato traduttore di Virgilio e Orazio, inizia a soli nove anni la sua attività poetica, componendo versi in latino e a scrivere liriche e canzoni che in seguito avranno una connotazione di ispirazione patriottica.Giuseppe, a soli diciassette anni, dopo la morte del fratello Antonio, di una sorella e della mamma, lutti che lo segneranno nell’anima e nel corpo, si iscrive alla facoltà di Legge dell’università di Catania, dove conosce il coetaneo Giovanni Verga e Luigi Capuana, con cuistringe una forte amicizia.

Durante gli anni universitari coltiva gli interessi politici appoggiando la politica di Cavour.Quando Giuseppe Garibaldi libera l’isola dai Borboni, il poeta scrive due poesie una dedicata allo stesso Garibaldi, l’altra a Vittorio Emanuele II.

COR DI LEONE, GARIBALDI HA VINTO!

 GIUBILI IL CIELO!

 FRENA INVAN L’INFERNO!

ROTTO È D’ITALIA IL FUNERAL RICINTO.
GLORIA ALL’ETERNO

La patria e l’unificazione dell’Italia, gli argomenti delle sue poesie, i suoi versi raccontano il suo ideale patriottico e l’amore per la sua terra.
Il suo impegno a favore dell’unità d’Italia lo porta ad arruolarsi con i garibaldini, ma viene rifiutato per le problematiche di salute che già da tempo lo affliggono. Non si perde d’animo e decide di combattere a modo suo, fonda due giornali “Unità e Indipendenza” e “Il Sud”, diventando un valido giornalista.

Nel mese di febbraio 1861 Giuseppe Macherione, nonostante la precarietà della sua salute, si trasferisce a Torino dove conosce altri giovani patriottici e soprattutto Cavour che simpatizza subito per il giovane Giuseppe che amichevolmente ribattezza “Peppino il Siciliano”.Partecipaalla prima seduta del Parlamento unitario del 14 marzo votando il disegno di legge relativo all’assegnazione del titolo di Re d’Italia a Vittorio Emanuele II.

Nel giro di pochi mesi la sua malattia si aggrava irrimediabilmente e Giuseppe muore, il 22 maggio 1861 a soli ventun anni. Le sue ceneri sono state custodite al cimitero monumentale di Torino per un secolo per poi essere trasferite qui a Giarre nel 1961 in occasione del primo centenario dell’unità d’Italia.

Le sue poesie hanno avute varie interpretazioni e la sua figura è stata paragonata a vari poeti…e per alcuni suoi sonetti a Leopardi.La prof.ssa Anna Castiglione Garozzo rievocando la vita e le opere di Macherione lo definisce una personalità poliedrica ed originale dandogli l’appellativo di “profeta di un popolo”.

Prof.ssa Maria Giovanna Musmeci

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